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Questo libro, consegnato all'Editore poche settimane prima di morire, è il testamento politico ed ecclesiale di Gianni Baget Bozzo. Nel ripercorrere il ruolo che Giuseppe Dossetti ha rivestito prima e dopo la sua uscita dalla Democrazia cristiana, fino alla nascita dell'Ulivo di Romano Prodi, l'autore affronta aspetti finora poco esplorati, che consentono di capire l'attuale congiuntura politica e religiosa: il concetto di Costituzione come fondazione della legittimità della politica, le radici dell'"antiberlusconismo", il rapporto del dossettismo con la "cultura giustizialista" e con l'affermarsi della sua egemonia sulla sinistra, nonché l'interpretazione tendenziosa e anti-papale del Concilio Vaticano II sviluppata dall'Istituto per le Scienze religiose di Bologna, fondato da Dossetti e diretto per lunghi anni da Giuseppe Alberigo. Il libro si articola in due parti, la prima, Costituzione & politica, è scritta e firmata da Gianni Baget Bozzo; la seconda, Dossetti, il monaco "Principe", è stata redatta da Pier Paolo Saleri sotto la diretta guida di Baget Bozzo, e traccia l'itinerario storico del dossettismo, di cui Baget Bozzo, nella prima parte, ha illustrato il nucleo ideologico. Sono pagine scritte con entusiasmo e rigore, ma con grande sofferenza, per l'affetto e il rispetto che Baget Bozzo nutriva nei confronti del vecchio amico, pur nella critica radicale del suo pensiero.